SEMANA SANTA – Un racconto e una poesia sulla rinascita

Home/Poesie, Racconti brevi, Vita/SEMANA SANTA – Un racconto e una poesia sulla rinascita

SEMANA SANTA – Un racconto e una poesia sulla rinascita

Non so perché voglia raccontarvi questa storia, una storia di rinascita.
La storia della genesi di alcuni versi, e la storia di un percorso iniziato molti anni fa.
Ma ha a che fare in qualche modo con oggi,
con ciò che tutti noi stiamo vivendo, con un mistero che non ho ancora compreso e che mi turba.
(Nel video allegato narro ciò che troverete in calce).

Lavoravo come medico pediatra, all’estero. Ero attraversata da molte irrequietezze private e professionali.
Avevo voglia di apprendere cose nuove per poter aiutare meglio.
Quante delle nostre malattie moderne non sono curabili con i farmaci, perché hanno a che fare con le nostre emozioni irrisolte,
con la nostra anima che cerca di essere ascoltata e soccombe nel frastuono quotidiano.

Ecco, cercavo di acquisire nuove conoscenze e metodi per poter aiutare meglio gli altri e me stessa.
Così mi ritrovai a frequentare un corso di specializzazione in ipnosi, rivolto a medici e psicologi.

Stati leggeri di trance, ci aiutano a stabilire un veloce contatto con gli strati più profondi della nostra psiche, là dove risiedono i nostri conflitti emotivi, ma anche la nostra creatività e quindi la capacità di risolvere tutto ciò che ci opprime, partendo da noi stessi.

Così ero lì, con il mio istruttore ad analizzare alcuni dei miei conflitti che avevano a che fare con il mio lavoro.
La mia mano, che si alzava verso il capo seguendo un movimento inconscio, cercando di elevare a coscienza, ciò che ancora era nascosto,  si fermò a mezz’aria e non riusciva a raggiungere la mia fronte.
Ricordo che sentivo i miei occhi chiusi riempirsi di lacrime, ricordo che vedevo tanti bambini e tante persone in difficoltà, travolte dai conflitti, dal dolore, bisognose di aiuto.

E all’improvviso fui conscia del fatto di esser lì, seduta su quella sedia, in quel corso, perché un giorno fossi pronta ad affrontare tutto questo. Non sapevo ancora quando, come, ma quella era la via.

Dei miei pensieri non proferii parola, mentre la mia mano rimaneva ancora sospesa a mezz’aria.
Il mio istruttore mi chiese: “Questa tua resistenza ha a che fare con un problema di tipo spirituale?”
Rimasi basita.
Non avevo fatto cenno al fatto che i miei conflitti potessero essere di origine religiosa o spirituale e il mio istruttore in genere era restio a farne argomento di discussione. Neanche io avevo la minima idea, che i miei problemi potessero almeno in parte avere una tale origine.

Quindi, il mio istruttore, chiese che il mio inconscio mi facesse pervenire un indizio, una rivelazione inerente al problema.
Poco dopo,  nella mia mente apparvero le parole “SEMANA SANTA”.
Non era Pasqua, non parlavo spagnolo, non sapevo neanche quando mai avessi sentito quella espressione.

Alla ricerca del significato di quelle due piccole parole, che sono l’equivalente spagnolo della nostra Settimana Santa, feci molti passi nella conoscenza di me stessa, del mio passato, del mio dolore, delle persone a me più care.

Ma una parte del significato rimaneva a me nascosta, misteriosa.

 

rinascita - ci sono tempeste necessarie

Così, tempo dopo, scrissi questi versi:


SEMANA SANTA – poesia sulla rinascita

Sono già trascorsi anni
da quando calata in me stessa
affiorarono dal profondo le due parole
Semana Santa.
Due piccole parole avulse dal contesto
che sembravano messe lì per caso
per disturbare
per meravigliare un attimo.

Ma si rivelarono dense
come pietre
un intero universo di significati
comprensivo di storie antiche, familiari
di conflitti quotidiani
di risvegli
di lotte all’ultimo respiro.
Una settimana di passione destinata a durare.

Poi giunse nel sogno
il figlio dei tempi nuovi
un neonato terribile nella sua saggezza
che reggeva in una mano un libro
e nell’altro un violino
e che sapevo essere il nuovo Mozart
colui che avrebbe scritto la musica
di un tempo nuovo
in cui le donne avrebbero partorito
senza dolore.

E anch’io ero complice
della rivoluzione
ero lì a porre le mie mani
insieme ad altri
sui ventri colmi
che come per incanto divenivano figli.

Ma il mistero della lingua spagnola
permaneva come un arcano.
Perché Semana Santa
perché disconoscere la mia lingua Madre.

E svegliandomi giorno orsono, capii
pur non essendo la religione il mio Credo.

Francesco
che giunge a noi dalla fine del mondo
e porta misericordia dove c’era giudizio
custodia dove c’era sfruttamento
un grazie, prego e scusa
dove regnava un no e un mai.

Un giro di spirale si sta forse compiendo
una settimana di passione per tanti, troppi
giunge forse alla fine
in attesa dell’era delle donne
che partoriranno senza dolore.

Una speranza, un’utopia
una visione regalatami dalla donna
che in me resterà senza nome
perché è un mistero che mi trascende
che ascolto e avverto con stupore
e spero appartenga
a tutti.

 

Oggi mi chiedo se già allora aspettassi tremando questa Settimana Santa, la Semana Santa del 2020,  Semana Santa dedicata in Spagna a Maria, la madre di Gesù.

È forse giunto il tempo delle donne e della misericordia?

 

Semana Santa
© Maria Letizia Del Zompo
dalla raccolta “Passi. Versi di un incontro” (Nulla die 2017)

I miei libri potete ordinarli anche in formato digitale → QUI

Altri racconti → QUI

 

 

By | 2020-04-26T13:42:42+00:00 aprile 6th, 2020|Poesie, Racconti brevi, Vita|0 Comments