Festa dei lavoratori – cenni storici, frasi, poesie e canzoni per il 1º maggio

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Festa dei lavoratori – cenni storici, frasi, poesie e canzoni per il 1º maggio

– Articolo e realizzazione immagini con testo di Maria Letizia Del Zompo –

Celebrare il primo Maggio la Festa dei lavoratori sembra diventato per molti un esercizio retorico. Le battute ironiche sull’argomento non mancano, ne troviamo moltissime sui vari social. “Cosa dovremmo festeggiare? Il lavoro che non c’è’?”, pensano in molti. E hanno ragione su questo, sul lavoro che non c’è. Anche a dispetto di un’ottima formazione, molti, soprattutto giovani, non trovano un posto di lavoro. Neanche precario. Per non parlare di una occupazione stabile, che rimane per molti un miraggio. Non solo qui in Italia. In molti Paesi del mondo si vive lo stesso disagio.

Ma a maggior ragione dovremmo festeggiare il 1º maggio. La Festa del lavoro fu proclamata nel 1889 dalla seconda Internazionale (Associazione internazionale dei lavoratori) per ricordare e celebrare la lotta dei lavoratori in America terminata nel sangue. La lotta per la rivendicazione delle otto ore lavorative e per un lavoro che non sia sfruttamento, ma parte integrante di una vita che possa essere vissuta con dignità. La lotta per la riduzione dell’orario di lavoro inizia infatti in Australia nel 1855 con il motto “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”.

Il Primo maggio è quindi e innanzitutto la Festa dei “Diritti”, si celebra la loro rivendicazione, quindi anche la rivendicazione del diritto al lavoro, come sancito dalla nostra Costituzione. Si rivendica il diritto a un lavoro dignitoso, che sia fonte di ricchezza umana ed economica per chi lo svolge e per chi ne usufruisce.

CENNI STORICI sulla nascita della Festa dei lavoratoti

“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”.
Con questa parola d’ordine nasce in Australia nel 1855, come già accennato, la lotta dei lavoratori per la riduzione dell’orario di lavoro e per il diritto a un lavoro che non sia inteso come sfruttamento.

Fu poi in America che si sviluppò un grande movimento di lotta per la rivendicazione della riduzione dell’orario di lavoro, grazie al sostegno delle organizzazioni dei lavoratori. Nel 1866 lo Stato dell’Illinois approvò una legge che introduceva la giornata lavorativa di otto ore, ma con molti limitazioni che resero difficile la sua applicazione. Si moltiplicarono così le lotte operaie che si estesero pian piano in tutto il territorio degli Stati Uniti d’America.

Nel 1884 la Federation of Organized Trades and Labour Unions  scelse 1º Maggio 1886 come data limite, per l’applicazione sul tutto il territorio nazionale statunitense della legge sulle otto ore lavorative.

Il primo maggio del 1884 si svolge a Chicago una grande manifestazione alla quale partecipano 80000 lavoratori. Dapprima pacifica, si sviluppano poi tafferugli con la polizia, che continuano nei giorni successivi e culmineranno il 4 Maggio nell’esplosione di una bomba, Ci furono diverse vittime e feriti tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

A seguito dei fatti di Chicago furono condannati otto manifestanti anarchici, nonostante non ci fossero prove concrete della loro partecipazione all’attentato. Sei furono impiccati, per due di loro la pena capitale fu commutata in ergastolo.

(Se vuoi approfondire la storia della genesi della Festa dei lavoratori → QUI)

Per commemorare i fatti di Chicago, nel 1889 la seconda Internazionale riunita a Parigi proclama il primo Maggio come Festa dei lavoratori. Da allora in molti Paesi del mondo si festeggia in questa data la Festa del Lavoro.
Curiosamente in USA la Festa del lavoro non si celebra il primo maggio, ma il primo di settembre.

Nell’aprile del 1890 la rivista “La Rivendicazione” di Forlì, pubblica un articolo che chiama a festeggiare il 1° Maggio (festa che in Italia verrà ufficialmente istituita nel 1891) e apre così:

“Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento.”

 

FRASI E CITAZIONI sul lavoro e la Festa dei lavoratori

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Federico Caffè

„Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.“ (Federico Caffè)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Sandro Pertini

“Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.” (Sandro Pertini)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Adriano Olivetti - Il termine utopia

“Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande.” (Adriano Olivetti)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Lev Tolstoj

“Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo.” (Lev Tolstoj)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Jonathan Haidt

“L’amore e il lavoro sono per le persone ciò che l’acqua e il sole sono per le piante.” (Jonathan Haidt)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Primo Levi

Se si escludono gli istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la miglior approssimazione concreta alla felicità: ma questa è una verità che non molti conoscono.” (Primo Levi, dal romanzo “La chiave a stella”, Premio Strega 1979.

“Loro parlano della dignità del lavoro. Balle. La dignità è nel tempo libero.”
(Herman Melville)

“Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.”
(Aristotele)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Umberto Saba

“Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice.” (Umberto Saba)

 

Festa dei lavoratori - Frasi - Papa Paolo VI

“Il lavoro è umano solo se resta intelligente e libero.” (Papa Paolo VI)

 

POESIE per celebrare la FESTA DEI LAVORATORI

Ci sono anche molte Poesie dedicate al lavoro e alla fatica e per la Festa del primo Maggio voglio proporvene alcune.

Svolgo i miei compiti – Poesia di Maria Letizia Del Zompo
Poesia sul lavoro instancabile e silenzioso delle donne

Festa dei lavoratori - Poesia - Maria Letizia Del Zompo - Svolgo i miei compiti

“Svolgo i miei compiti” – Poesia di Maria Letizia Del Zompo, tratta dalla raccolta “Passi. Versi di un incontro” (Nulla die 2017)


Le mani dell’operaio –
Poesia di Renzo Pezzani
Poesia sul lavoro

Dice il Signore a chi batte
alle porte del suo Regno:
Fammi vedere le mani;
saprò io se ne sei degno.
L’operaio fa vedere
le sue mani dure di calli:
han toccato tutta la vita
terra, fuochi, metalli.
Sono vuote d’ogni ricchezza,
nere, stanche, pesanti.
Dice il Signore: Che bellezza!
Così son le mani dei Santi!

(Renzo Pezzani)

 

Festa dei lavoratori - Poesia - Kahlil Gibran

Il lavoro – Poesia di Kahlil Gibran

Allora un contadino disse: Parlaci del Lavoro.
E lui rispose dicendo:
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l’anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita, che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l’infinito.

Quando lavorate siete un flauto attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta quando tutte le altre cantano all’unisono?

Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra, che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche, voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo […]

La poesia completa potete leggerlaQUI

 

Festa dei lavoratori - Poesia - Pablo Neruda - Fondare di nuovo la speranza

Ai miei obblighi  – Poesia di Pablo Neruda
Poesia sul lavoro dei poeti 

Compiendo il mio mestiere
pietra con pietra, penna a penna,
passa l’inverno e lascia
luoghi abbandonati,
abitazioni morte:
io lavoro e lavoro,
devo sostituire
tante dimenticanze,
riempire di pane le tenebre,
fondare di nuovo la speranza.

Non è per me altro che la polvere,
la pioggia crudele della stagione,
non mi riservo niente
ma tutto lo spazio
e lì lavorare, lavorare,
manifestare la primavera.

A tutti devo dar qualcosa
ogni settimana e ogni giorno,
un regalo di colore azzurro,
un petalo freddo del bosco,
e già di mattina sono vivo
mentre gli altri si immergono
nella pigrizia, nell’amore,
e sto pulendo la mia campana,
il mio cuore, i miei utensili.

Ho rugiada per tutti.

(Pablo Neruda)

 

Festa dei lavoratori - Poesia - Samuel Smiles

 

Cercando in Internet poesie sul lavoro, mi sono imbattuta in questa dolcissima poesia scritta da un bambino per il suo papà Infermiere. Quale occasione migliore della Festa dei Lavoratori 2020, per proporvi questa poesia. Questa è sicuramente la loro festa. la Festa di tanti “soldati” armati di camici, mascherine, tanto amore e dedizione, che combattono in prima fila una guerra contro un nemico insidioso ed invisibile: il Sars-Cov2.

L’INFERMIERE

Il mio papà è un infermiere;
di notte cammina in silenzio
lungo il corridoio dell’ospedale
e con tanto coraggio
cerca di sconfiggere il male.
Ascolta sempre la voce dei malati
che confidano le loro paure
ma si sentono meglio
ricevendo le giuste cure.
Poi regala loro un sorriso
e questi ritornano sereni
che gli si legge pure in viso.
Forte il mio papà;
di notte, quando tutto tace,
senza far rumore
porta speranza e tanta pace.
Grazie papà di essere così:
speciale e importante.

Francesco Vetere Classe IV C Scuola Primaria di Marlia
Fonte: QUI

 

Inverno – Poesia di Roberta Dapunt

Festa dei lavoratori - Poesia - Roberta Dapunt dalla raccolta "La terra più del Paradiso"

 

CANZONI per il Primo Maggio

Di seguito vi propongo una scelta di 5 canzoni dedicate al 1° Maggio o che parlano di lavoro. Vi allego inoltre una Playlist che potete ascoltare su YouTube seguendo il seguente link → Canzoni per il Primo Maggio

I Medici e gli Infermieri sono indubbiamente “gli eroi” dei nostri giorni,  anche se non vogliono essere chiamati così, perché svolgono  il loro lavoro con dedizione come sempre e perché spesso sono stati mandati al “fronte” allo sbaraglio, pagando un tributo troppo altro in fatica e vite umane.
Come piccolo ringraziamento per il loro insostituibile e prezioso lavoro, voglio aprire la mia Playlist con una canzone cantata proprio da loro.

Coronavirus, Battisti cantato dai medici: “Il mio canto libero”

 

Canzone del maggio – Fabrizio De Andrè

 

Caparezza – Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche)

 

Rino Gaetano – L’operaio della Fiat (La 1100) – 9 – ingresso libero – 1974

 

Working Class Hero – John Lennon/Plastic Ono Band

 

Articolo di © Maria Letizia Del Zompo

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