La corruzione: il cancro peggiore dell’Italia

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La corruzione: il cancro peggiore dell’Italia

Come non accorgersi che la corruzione è il cancro peggiore dell’Italia?

La corruzione sottrae risorse, corrode l’economia, ruba il futuro ai nostri giovani. Lo vediamo anche in questi giorni nei quali ci rendiamo conto che la burocrazia ha impedito nel passato ed impedirà nel futuro, che lavori necessari per la messa in sicurezza del territorio non vengono eseguiti anche laddove c’è l’intento di farlo. La burocrazia nasce da un eccesso di leggi che dovrebbero prevenire la corruzione ma che, in verità, da un lato la fomentano e dall’altro lasciano il paese nell’immobilismo.

Lo Stato parte dal principio che i suoi cittadini siano corrotti, a priori, e quindi genera una miriadi di leggi perché tutto possa essere controllato. Solo che i veri corruttori, quelli che hanno relazioni e soldi, riescono ad aggirare tutto e i poveri comuni cittadini pagano il pegno.

È necessario capovolgere il paradigma.

Lo Stato dovrebbe assumere che i suoi cittadini siano onesti e fare leggi che gli permettano di muoversi velocemente. Ma poi dovrebbe punire severamente i corrotti: via le prescrizioni dei reati per corruzione, pene severe da scontare in galera e non ai domiciliari (costruiamoli un po’ di carceri), confisca dei beni.
Penso che per il nostro Paese la prevenzione più efficace sia veramente a valle e non a monte.
I corrotti devono sapere che perderanno tempo della loro vita e tutto ciò che possiedono. Solo se non converrà più essere corrotti, molti desisteranno dai loro intenti delinquenziali.

Testo
Maria Letizia Del Zompo

By | 2020-05-02T16:33:11+00:00 luglio 9th, 2017|Articoli, Politica-Società-Ambiente|0 Comments