Migranti – Riflessioni in tre punti

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Migranti – Riflessioni in tre punti

1) Immaginate di essere in pericolo di vita, voi o una persona che amate, magari il vostro piccolo che non ha compiuto i tre mesi, e immaginate di bussare alla porta di un medico.
Il medico è in casa, si avvicina alla porta, guarda attraverso lo spione e non vi apre.
Oppure vi apre e vi dice: “Mi dispiace, non la posso aiutare non sono in servizio”.
Oppure, alle vostre implorazioni di aiuto, risponde:”Vede, io potrei aiutarla, ma sono un medico qualunque. Vada dal mio Primario che intasca tante parcelle in nero. È lui che è in dovere di aiutarla”.
Poi vi sbatte la porta in faccia e voi morite sul pianerottolo della casa di quel medico che poi, uscendo e vedendovi senza vita, dirà:”È colpa della malattia e di chi avrebbe dovuto prevenirla”.

2) Ricordate come era prima di Mare Nostrum? Le persone che scappavano dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla fame, si mettevano a migliaia sui barconi. Non c’erano le ONG, non c’era Mare Nostrum. C’era solo la legge del mare e alcune norme internazionali tutt’ora vigenti. Si misero in mare e morirono a migliaia. Per questo fu lanciato Mare Nostrum che salvò tantissime vite.
Dopo la scelta, per me scellerata, di smantellarlo e di affidarsi a Triton (in seguito a Frontex) e a una Libia che tortura e sevizia, iniziò la stagione delle ONG, che cercarono di sopperire alla mancanza di soccorso venutasi a creare.
Non sono le ONG a causare i “viaggi della morte”, ma la disperazione dalla quale molte persone fuggono anche a costo della propria vita e sulla quale i trafficanti d’uomini speculano.
Capovolgere la logica di causa ed effetto è cinico, spia di una umanità pronta a svendere la propria coscienza per non si sa quale beneficio. La storia giudicherà… e sarà un giudizio durissimo.

3) Si dice: “Non vogliamo i migranti economici. Quelli che scappano dalle guerre, li accogliamo volentieri”.
Vi risulta ci sia una politica delle frontiere chiuse verso l’Albania, la Cina, la Russia, Paesi dai quali provengono molti dei nostri “lavoratori”, quelli che lavorano nelle imprese edilizie, che accudiscono i nostri anziani, che riempiono i mercati e i negozi di merce a poco prezzo? – Non ho volutamente nominativo i migranti di Paesi EU, il perché mi sembra sia chiaro –

Sapete che la stragrande maggioranza dei migranti – più del 90% – anche quelli provenienti dall’Africa, giungono nel nostro paese via terra, anche tramite voli, magari muniti di visto turistico?
Quindi, perché la politica dei porti chiusi?

La politica dei porti chiusi soddisfa esigenze puramente propagandistiche:
1) si fa finta di fare qualcosa contro l’immigrazione irregolare;
2) si stuzzica la pancia razzista del Paese, senza chiamare il RAZZISMO per nome.
Le persone che non si fanno sbarcare sono di pelle scura e sono queste, quelle che non vogliamo, anche se scappano da guerre, anche se fuggono dalla fame e dalla sete, anche se perseguitate. Le chiamiamo clandestine già sopra i barconi, anche se annaspano in acqua, senza aver valutato la loro provenienza, le loro singole storie, in violazione di tutte le convenzioni e norme internazionali a tutela dei profughi, in violazione delle norme della nostra Costituzione e della legge del mare.

Il fenomeno dell’immigrazione è un fenomeno complesso e non vanno ignorate o minimizzate le implicazioni che ne conseguono per tutti noi, ma non possiamo chiudere occhi e cuore davanti alla sofferenza, e rifiutarci di adoperarci per soluzioni che salvaguardino sia i nostri interessi nazionali, sia i principi di umanità che fanno di noi una società moderna e avanzata. A meno che non vogliano tornare indietro, ai tempi bui della nostra storia.

Maria Letizia Del Zompo

 

 

By | 2019-07-07T16:52:54+00:00 giugno 21st, 2019|Articoli, Politica-Società-Ambiente|0 Comments